Il termine decadenza venne usato per la prima volta dal poeta francese Paul Verlaine per evidenziare uno stato d'animo di stanchezza, di sfinimento spirituale di attesa della fine: colore che si riconoscevano in tale stato d'animo fondarono intorno al 1880 , a Parigi, la scuola letteraria del Decadentismo per esprimere , con mezzi artistici loro propri , il rifiuto per la società moderna e i suoi meccanismi economici e sociali. I contenuti prinicpali di questa scuola furono:
*la critica della scienza, non considerata in grado di spiegare tutto l'esistente;
*la convinzione che in ogni uomo esistono zone oscure e profonde , a cui non è possibile arrivare con la sola ragione, e che il mondo è animato da forze misteriose non comprensibili all'uomo;
*l'esaltazione della bellezza come regola di vita e ideale supremo
* l'affermazione della superiorità della poesia, unico strumento in grado di raggiungere gli aspetti più misteriosi e segreti dell'esistenza umana e del mondo.
Sulla base di queste convinzioni , i poeti decadenti elaborano l'ideale della poesia pura , cioè una poesia fine a se stessa ,che nonsi propone né obiettivi pratici, come per esempio la celebrazione di un evento storico, né obiettivi educativi o morali, come la trasmissione di valori quali la giustizia o la libertà , ma che tende a svelare la verità nascosta dietro l'apparenza delle cose.
Per realizzare l'obiettivo della poesia pure i decadenti utilizzarono nuove forme poetiche:
*la scelta di parole suggestive, in grado di creare effetti musicali ed evocativi.
*le costruzioni sintattiche dal significato oscuro o volutamente ambiguo.
Si colloca in questo periodo anche l'attività di Sigmund Freus, il medico austriaco he fondò la psicanalisi, ossia la scienza che si propone di indagare gli strati più profondi e inconsci della personalità .
In Italia , gli artisti che più di altri adottarono queste tematiche furono:
GIOVANNI PASCOLI.
GABRIELE D'ANNUNZIO .
ITALO SVEVO.
LUIGI PIRANDELLO.
Nessun commento:
Posta un commento