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lunedì 20 giugno 2011

I TERREMOTI E I VULCANI.

I TERREMOTI sono moviementi più o meno violenti della crosta terrestre , detti anche fenomeni simici o tellurici. i terremoti posso essere VULCANICI- LOCALI- TETTONICI.
Il terremoto viene misurato in 2 metodi il primo cioè la scala mercalli valuta i danni provocati a casa persone ecc... il secondo cioè la scala Richter tiene conto della quantità di energia sprigionata durante il terremoto.
PER VULCANI si intende una qualsiasi spaccatura della crosta terrestre dalla quale fuoriesce il magma sottoforma di lava. In un vulcano distinguamo :
IL SERBATOGLIO : dove si forma il magma.
IL CAMINO: dove il magma fuoriesce.
IL CRATERE: la bocca da ciu esce la lava.
esiste diverse lave:
*LA LAVA BASICA- LAVA ACIDA E LA LAVA NEUTRA.

NEW YORK

New York ia a famous and exciting city on the east cosast of the U.S.A today it's very big and it's got a population of eight milon people. In the 17 century it was very small. Only 270 people lived there! The city started on an island in the Hudson River. A group of Native American Indians settlend on the island and called it " Manhatta".This means "large island" in their language.The other 4 boroughs are Statrn Island , Brooklyn Queens and the Bronx.In 1664 the British took control of this area and called the city New York.People from different countries from Europ e Asia come to New York.When they  arrived in New York at the end of the 19 century, the first thing they saw was the Statu of Liberty. Today immigrats from different countries live in the same areas of the city. Chinese people created Chinatown and Italians created Little Italy.
New York residents speak 170 diffrent languages!
 Some people call the city "the Melting Pot" because its populatuion is a mix of different nationalites. 36% of the population was born in a different country.New York is also often called" the city that never sleeps" !

L'ALIMENTAZIONE

L'alimentazione è il processo attraverso il quale il nostro organismo si rifornisce ogni giorno di nutrienti. A questo compito provvedono vari organi, che svolgono due operazioni:
digestione dei cibi, che vengono "smontati" nei singoli nutrienti;
assorbimento dei nutrienti nel sangue e nella linfa, che dal centro dell'organismo (intestino) li trasportano ovunque, fino alle estremità del corpo.

I NUTRIENTI sono le sostanze contenute negli alimenti e nel corpo umano. Si tratta di sei classi di sostanze diverse:
PROTEINE: dette anche protìdi, sono sostanze complesse formate da catene di unità semplici dette amminoacidi. Esistono 22 tipi di amminoacidi che, combinati in modo diverso come le lettere dell'alfabeto, danno luogo a milioni di proteine. Le proteine si trovano in abbondanza nei formaggi, nella carne, nel pesce e nelle uova. Esse svolgono una FUNZIONE PLASTICA: sono come i "mattoni" di ricambio del nostro corpo, dove ogni giorno migliaia di cellule muoiono e altre migliaia nascono. Nel periodo dello sviluppo, da 0 a 18 anni, devono fabbricare le nuove cellule per la crescita dei muscoli.
GRASSI E CARBOIDRATI: i GRASSI, detti anche lipìdi, sono costituiti da tre elementi: carbonio, idrogeno e ossigeno.Vengono chiamati "oli" se, a temperatura ambiente sono allo stato liquido. Alimenti ricchi di grassi sono l'olio d'oliva, gli oli di semi, il burro e lo strutto, il grasso delle carni.
CARBOIDRATI: i CARBOIDRATI, detti anche glucìdi, sono costituiti da carbonio, idrogeno e ossigeno come i grassi, ma si differenziano per la diversa struttura. I carboidrati si dividono in due gruppi:
CARBOIDRATI SEMPLICI, detti anche zuccheri per il sapore dolce, sono costituiti da una molecola, come il GLUCOSIO o da due molecole, come il SACCAROSIO;
CARBOIDRATI COMPLESSI, o polisaccaridi, sono composti da molte unità legate tra loro (l'amido è formato da circa 1000 unità). Alimenti ricchi di carboidrati sono lo zucchero e i derivati dai cereali, come il riso brillato, la pasta di semola e il pane. I lipìdi e i glucìdi (e in parte i protìdi) svolgono la FUNZIONE ENERGETICA: queste sostanze si combinano con l'ossigeno che respiriamo e forniscono energia al nostro corpo; essa mantiene la temperatura a circa 37 gradi, fa funzionare i muscoli degli arti,...L'unità di misura dell'energia è la CALORIA (Cal). In particolare:
Alimentazione, Botero.

i carboidrati semplici, come lo zucchero, sono assorbiti velocemente dall'organismo e forniscono una disponibilità immediata di energia;
i carboidrati complessi, come l'amido, sono digeriti e assorbiti più lentamente, e sono quindi energia rilasciata nel tempo con gradualità;
i grassi costituiscono la riserva di energia del nostro corpo perché, a parità di peso, forniscono una quantità di energia doppia.
VITAMINE: comprendono circa 20 sostanze presenti in tutti i cibi, in quantità minime. Anche nel nostro organismo sono presenti in tracce. Le vitamine sono suddivise in: LIPOSOLUBILI (A-D-E-K), cioè solubili nei grassi; possono essere immagazzinate nel nostro corpo, per cui non sempre un rifornimento giornaliero; IDROSOLUBILI (C e gruppo B), solubili in acqua; devono essere assunte ogni giorno. Le vitamine sono assolutamente necessarie, anche se in piccole quantità, per regolare i processi biologici e assicurare il corretto funzionamento del nostro organismo.
SALI MINERALI: rappresentano circa il 4% in peso dell'organismo umano. Poiché nell'arco della giornata un individuo elimina circa 30 grammi di sali, essi devono essere integrati con regolarità: latte, formaggi, pesce e uova ne contengono in quantità. Elementi come il calcio e il fosforo sono necessari in grandi quantità, il ferro in piccolissime. I sali minerali sono forndamentali per le funzioni elettriche dei nervi e dei muscoli, oltre che nel processo di attivazione degli enzimi.
I CINQUE GRUPPI DI ALIMENTI
 In base all'orgine e alla funzione prevalente, gli alimenti si suddividono in cinque gruppi

Piramide alimentare della dieta Mediterranea.

CEREALI E DERIVATI: questo gruppo comprende il pane, la pasta, il riso e i cereali minori (orzo, farro,...). Essi forniscono un'ampia percentuale di carboidrati, che sono un'ottima fonte di energia; contengono anche vitamine, sali minerali e fibre.
FRUTTA E ORTAGGI: questo gruppo è rappresentato da cibi di origine vegetale, che contengono molta acqua. Forniscono molte vitamine, sali minerali e fibre.
LATTE E DERIVATI: questo gruppo comprende il latte, lo yogurt e i formaggi. Contengono la massima percentuale di proteine di ottima qualità. Sono anche la più importante fonte di calcio.
CARNE, PESCE E UOVA: questo gruppo riunisce gli alimenti di origine animale che forniscono proteine di elevata qualità. Hanno un alto contenuto di ferro e zinco. Nel gruppo rientrano i legumi secchi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie), per l'alto contenuto di proteine.
GRASSI: questo gruppo racchiude alimenti di origine vegetale (olio di oliva, olio di semi) e animale (burro, panna), aggiunti come condimento. Sono una fonte concentrata di energia.

IL ROCK ' N ' ROLL - IL BEAT- HARD ROCK

Il rock'n'roll si diffuse in America agli inizi degli anni cinquanta. Nato come musica dei ragazzi neri e poi adattato dai bianchi statunitensi ha favorito l'emancipazione degli adolescenti e un graduale avvicinamento tra bianchi e giovani di colore.
All'inizio in rock'n'roll fece scandalo perchè era un ballo sfrenato ,  devirava dalla musica jazz dei neri (i prigionieri razziali erano ancora molto forti.) Ma grazie alla sua carica rivoluzionaria il rock'n' roll ebbe una diffusione inarrestabile e i discografici furono coastretti a inserirlo nei propri giri d'affari. Essi diedero però inizialmente più spazio agli artisti bianche che a quelli di colore.
IL BEAT.
Il Beat nasce nei primi anni sessanta in Gran Bretagna come rock semplice che vuole rinnovare la tradizione della musica inglese ispirandosi al blues e al rock'n'roll.
Nel 1962 il beat invade il mondo con " love me Do" il primo successo dei BEATLES un gruppo formato da 4 ragazzi di Liverpool che divennero subito un mito per i giovani.

Un altro gruppo inglese, affermatosi nel mondo del beat fu quello dei ROLLING STONES.
Sulla scia dei Beatles e dei Rolling Stones altri complessi hanno prodottomusica rock-pop possiamo ricordare fra questi : I QUEEN (anni '70) U2 (anni '80) , Crambierries(anni '90).

HARD ROCK.
Ora il rock si è fatto duro ed è caratterizzato da un uso massiccio di chitarre amplificate a dismisura, spesso rabbiose.
L'Hard Rock si diffuse a partire dagli anni settanta in Inghilterra e in America e il gruppo come i LED ZEPPELIN è da considerare l'ideatore del genere.

Il BLUES

Il blues è una forma musicale vocale e strumentale la cui forma originale è caratterizzata da una struttura ripetitiva di dodici battute e dall'uso, nella melodia, delle cosiddette blue note.

Le radici del blues sono da ricercare tra i canti delle comunità di schiavi afroamericani nelle piantagioni degli stati meridionali degli USA (la cosiddetta Cotton Belt). La struttura antifonale (di chiamata e risposta) e l'uso delle blue note (un intervallo di quinta diminuita che l'armonia classica considera dissonante e che in Italia valse al blues il nomignolo di musica stonata) apparentano il blues alle forme musicali dell'Africa occidentale.

Molti degli stili della musica popolare moderna derivano o sono stati fortemente influenzati dal blues.
Sebbene ragtime e spiritual non abbiano la stessa origine del blues, questi tre stili musicali afroamericani si sono fortemente influenzati tra loro. Altri generi sono derivazioni o comunque sono stati fortemente influenzati da questi: jazz, bluegrass, rhythm and blues, talking blues, rock and roll, hard rock, hip-hop, musica pop in genere.

Blues deriva dall'espressione "to have the blue devils" (letteralmente: avere i diavoli blu) col significato di "essere triste" e per questo motivo, nella lingua inglese il colore blu viene comunemente associato alla sofferenza, alla tristezza e all'infelicità.

GLI SPIRITUAL

Lo spiritual è una musica afro-americana, usualmente con un testo religioso cristiano. Originariamente monofonica e a cappella, questo genere musicale è antecedente al blues. I termini Negro spiritual, Black spiritual, e afro-american spiritual sono tra loro sinonimi; nel XIX secolo il termine jubilee era più diffuso (soprattutto tra gli afroamericani; i bianchi spesso le chiamavano canzoni degli schiavi). Qualche musicologo invece li chiama canti folk degli afroamericani.

Gli Spiritual sono le primarie espressioni di credo religioso, iniziate dagli schiavi africani negli stati uniti. La schiavitù è stata introdotta nelle colonie europee nel 1619, e gli schiavi rimpiazzavano i dipendenti salariati come una forza economica di lavoro in tutto il XVII secolo. Questa forza lavoro rimarrà in uso per tutto il XVIII secolo e buona parte del XIX secolo. Durante la schiavitù negli Stati Uniti ci sono stati numerosi tentativi di de-africanizzare la forza lavoro nera in schiavitù. Agli schiavi era proibito parlare nella loro lingua madre, suonare le percussioni, praticare i loro riti religiosi animisti e musulmani. Sono stati convertiti spesso a forza al credo cristiano dagli schiavisti che erano soliti usare il cristianesimo come mezzo di controllo.

Le tracce dell'Africa si rivelano nelle tradizioni orali e musicali, nello stile e nella cadenza delle dizioni liturgiche, nelle domande e nelle risposte dei sermoni, nell'uso delle sincopi nelle espressioni musicali e dello schema ritmico ed armonico tipico della "blue note" dei cantanti negri, derivata dai rituali tribali africani, negli stili di danza talvolta esuberanti, ma sempre personali e democratici, espressione genuina e personale di se stessi, nella 'possessione' del parlare 'in lingua', nel battesimo in immersione completa. Rispetto allo stile dei bianchi, l'espressione religiosa cristiana della comunità africana è spesso allegra, rumorosa, spontanea.

Siccome non potevano esprimersi liberamente in modi che non fossero spirituali, gli schiavi spesso tennero segreti riti religiosi. Anche se gli schiavisti sfruttavano il cristianesimo per insegnare agli schiavi a sopportare meglio le sofferenze, dimenticare e obbedire agli ordini, diventò una sorta di teologia liberatoria. La storia di Mosè e l'esodo dei 'bimbi d'Israele' e l'idea dell'antico testamento di un dio guerriero che distruggesse i nemici dei suoi prescelti toccò molto l'animo degli schiavi ("Lui è un'ascia da battaglia in tempo di guerra e pastore in tempo di bufera"). Nei cuori dei neri la teologia cristiana diventa uno strumento di liberazione.

Gli Spirituals erano visti qualche volta come un sollievo dalle fatiche del lavoro giornaliero, erano espressione di spiritualità e devozione, ma permettevano allo stesso tempo agli schiavi di gridare al mondo il proprio desiderio di libertà.

Nelle canzoni, i testi riguardanti l'Esodo erano una metafora della libertà dalla schiavitù.

IL NEOREALISMO

Il Neorealismo si espresse sopratutto nel cinema e in letteratura . In campo cinematografico vennero prodotti film in bianco e nero dove si narravano storie di guerra e di resistenza.
In campo letterario i temi tipici vennero espressi riproducendo non solo la vita ma anche il modo di parlare della gente comune. Lo stile era volutamente grezzo e ricco di espressioni dialettali.
La tendenza neorealista si esaurì a metà degli anni cinquanta : il boom economico e l'aumento della società dei consumi spostarono l'interesse degli intellettuali verso la società capitalistica , di cui vennero individuate contraddizioni in campo economico-sociale. Si aprì così un periodo di " avanguardie letterarie" improntate a un forte sperimentalismo stilistico e linguistico.
                                                    PRIMO LEVI.
 Nato il 31 luglio del 1919 a Torino, da genitori di religione ebraica, Primo Levi si diploma nel 1937 al liceo classico Massimo D’Azeglio e si iscrive al corso di laurea in chimica presso la facoltà di Scienze dell’Università di Torino. Nel '38, con le leggi razziali, si istituzionalizza la discriminazione contro gli ebrei, cui è vietato l’accesso alla scuola pubblica. Levi, in regola con gli esami, ha notevoli difficoltà nella ricerca di un relatore per la sua tesi: si laurea nel 1941, a pieni voti e con lode, ma con una tesi in Fisica. Sul diploma di laurea figura la precisazione: «di razza ebraica». Comincia così la sua carriera di chimico, che lo porta a vivere a Milano, fino all’occupazione tedesca: il 13 dicembre del '43 viene catturato a Brusson e successivamente trasferito al campo di raccolta di Fossoli, dove comincia la sua odissea. Nel giro di poco tempo, infatti, il campo viene preso in gestione dai tedeschi, che convogliano tutti i prigionieri ad Auschwitz.



È il 22 febbraio del '44: data che nella vita di Levi segna il confine tra un "prima" e un "dopo".

«Avevamo appreso con sollievo la nostra destinazione. Auschwitz: un nome privo di significato, allora e per noi» (P. Levi, Se questo è un uomo, Einaudi 1998, p. 15).

In fretta e sommariamente viene effettuata una vera e propria selezione: «In meno di dieci minuti tutti noi uomini validi fummo radunati in gruppo. Quello che accadde degli altri, delle donne, dei bambini, dei vecchi, noi non potemmo stabilire allora né dopo: la notte li inghiottì, puramente e semplicemente» (Op. cit., p. 17).

L’autore è deportato a Monowitz, vicino Auschwitz, in un campo di lavoro i cui prigionieri sono al servizio di una fabbrica di gomma. Al lager, persi nei loro pensieri, presi da mille domande, da ipotesi continue che per quanto catastrofiche, non si avvicinano neanche lontanamente alla verità, si ritrovano in pochissimo tempo rasati, tosati, disinfettati e vestiti con pantaloni e giacche a righe. Su ogni casacca c’è un numero cucito sul petto. I prigionieri vengono marchiati come bestie. Il loro compito: lavorare, mangiare, dormire, OBBEDIRE. Il loro intento: sopravvivere. Dietro quel numero non c’è più un uomo, ma solo un oggetto: häftling, cioè “pezzo”. Se funziona, va avanti. Se si rompe, è gettato via.

Levi è l’häftling 174517. Funzionante.

Primo Levi è tra i pochissimi a far ritorno dai campi di concentramento. Ci riesce fortunosamente, grazie a una serie di circostanze e solo dopo un lungo girovagare nei Paesi dell'est.

Quale testimone di tante assurdità, sente il dovere di raccontare, descrivere l’indescrivibile, affinchè tutti sappiano, tutti si domandino un perché, tutti interroghino la propria coscienza: comincia a scrivere, elaborando così il suo dolore, il suo annientamento, il suo avventuroso ritorno a casa. Nel '47, rifiutato dalla Einaudi, il manoscritto Se questo è un uomo è pubblicato dalla De Silva editrice.

Il libro ottiene un discreto successo di critica ma non di vendita. Solo nel '56 la Einaudi comincia a pubblicare tutti i suoi lavori: Se questo è un uomo è tradotto in diverse lingue, La Tregua vince la prima edizione del Premio Campiello. Nel '67 raccoglie i suoi racconti in un volume intitolato Storie naturali adottando lo pseudonimo di Damiano Malabaila. Nel '71 esce Vizio di forma, nuova serie di racconti e nel '78 La chiave a stella che vince il Premio Strega. Nel '81 viene edita un’antologia personale dal titolo La ricerca delle radici nella quale sono raccolti tutti gli autori che hanno contato nella formazione culturale dell’autore. Nel novembre dello stesso anno esce Lilìt e altri racconti e l’anno successivo Se non ora quando? che vince il Premio Viareggio e il Premio Campiello. Nel frattempo Levi lavora anche come traduttore. Nell’ottobre del '84 pubblica Ad ora incerta e a dicembre Dialogo in cui riporta una conversazione avuta con il fisico Tullio Regge. Nel novembre dello stesso anno esce l’edizione americana del Sistema periodico e nel gennaio del '85 una cinquantina di scritti pubblicati precedentemente su diverse testate, raccolti in un volume unico intitolato L’altrui mestiere. Nel 1986 pubblica I sommersi e i salvati.

L’11 aprile del 1987 Primo Levi muore. Dirà di lui Claudio Toscani: «L’ultimo appello di Primo Levi non dice non dimenticatemi, bensì non dimenticate».

GLI STATI UNITI

Gli Stati Uniti occupano una metà del America settentrionale e confinano a Nord con il Canada, a Sud con il Messico, a Est con l’oceano Atlantico ed a Ovest con l’oceano Pacifico.IL territorio è vasto e molto vario; due sistemi montuosi, le Montagne Rocciose e gli Appalachi, attraversano lungo le coste il paese. Tra queste catene a Sud si estende la grande pianura alluvionale, attraversata dal Mississippi, al centro il territorio é caratterizzato da estese pianure steppose dette grandi Praterie. A Nord si estende la zona dei gradi laghi.La costa atlantica è accidentata e frastagliata nel settentrione bassa e paludosa nel meridione, quella pacifica è del tutto sabbiosa.

I fiumi più importanti sono il Mississippi, il Missouri, l’Hudson e il Colorado. Negli Stati Uniti vi sono i laghi più grandi del mondo, il lago Superiore, Huron, Michigan, Eire e Ontario.

L’estensione del territorio consente spettacoli naturali di incomparabile bellezza e particolarità: le imponenti cascate del Niagara, la Valle della Morte, il Grand Canyon, gli atolli coralliferi e i vulcani delle Hawaii.

Data l’estensione del territorio, gli USA presentano notevoli differenze climatiche: la costa atlantica fino a New York, influenzata dalla corrente fredda del Labrador, presenta temperature molto rigide, mentre da questo punto in giù, per la corrente calda del Golfo, il clima è temperato. La costa del Pacifico gode di un clima mite ed uniforme. All’interno del Paese il clima è di tipo continentale.

Lo scontro di correnti calde e fredde provoca spesso tornados, trombe d’aria che colpiscono le pianure meridionali, mentre gli uragani si abbattono sulle coste del Pacifico.

Gli Stati Uniti sono organizzati politicamente in una repubblica federale di tipo presidenziale. Gli stati sono in tutto cinquanta solo l’Alaska e le Hawaii non sono contigui.

Gli USA sono la prima potenza economica del mondo. Alla base della sua struttura economica ci sono particolari condizioni storico geografiche ed umane. Due sono state le principali cause dello sviluppo americano, la prima è stata l’immenso spazio ricchissimo di risorse naturali e la libertà d’impresa che hanno consentito un colossale accumulo di capitali; la seconda è l’afflusso di milioni di immigrati che, in cambio di condizioni di vita decisamente migliori rispetto a quelle di provenienza, hanno portato importanti contributi di intelligenza e capacità creative.

Una delle principali modalità operative americane nell’uso degli ingenti investimenti di capitale è quello di impiegare mezzi finanziari all’estero, al fine di poter ottenere che una parte di quei mezzi ritornasse in patria per l’acquisto di beni di consumo e durevoli. Questo genere di politica economica è stata attuata dagli USA nella prima e nella seconda Guerra Mondiale nei confronti dell’Europa, e in Sud America in particolare con il Brasile.

L’agricoltura è favorita oltre che dall’estensione del territorio e da un clima favorevole, anche dal massiccio uso di moderne tecnologie e da avanzate tecniche di irrigazione. Il territorio coltivabile è ripartito in fasce (del cotone, del granturco del grano), ognuna finalizzata da sempre ad una coltura prevalente adatta a quell’ambiente. Gli Stati uniti coltivano la metà del mais del mondo, sono i primi produttori di soia e sono al terzo per il grano.Rilevante importanza ha l’allevamento del bestiame, considerato che un quarto delle terre è usato per i pascoli. Quanto alla pesca, l’America occupa i primi posti nel mondo; le acque più pescose sono quelle dell’Atlantico settentrionale ricche di merluzzi, aringhe ed aragoste.
Le ricchezze del sottosuolo sono immense, gli Stati Uniti sono i secondi produttori al mondo di petrolio, metano e carbone, al primo per l’estrazione del rame. Altri grandi giacimenti includono d’oro , zinco, ferro, piombo, argento, uranio e granito.

L’industria basata sul sistema della libera impresa e quindi della concorrenza, produce un terzo delle automobili, un quarto dell’acciaio e due quinti dell’alluminio nel mondo. Negli ultimi anni l’America è divenuta anche la prima protagonista nell’elettronica e nell’industria spaziale.

L’industrializzazione e la meccanizzazione sono elementi essenziali della vita americana perché favoriscono quello ce sembra essere l’obiettivo della nazione: lo sfruttamento nella maggior misura possibile delle risorse naturali e delle possibilità umane. Il sistema di produzione di massa, su cui si basa la rivoluzione industriale, è infatti in buona parte di origine americana.

IL SURREALISMO.

Il movimento surrealista nacque nel 1924 con il manifesto del surrealismo di André Breton. Esso coinvolse anche la letteratura la poesia il cinema. I surrealisti hanno affermato la centralità dell'inconscio dell'uomo e rivalutato gli aspetti della ragione seguendo un percorso vicino a quello del medico Sigeund Freud*.
Sulla tela vengono vengono tracciate immagini mentali : creano forme inconsuete accostano oggetti conosciuti ma incompatibili tra loro.
L'arte figurativa ha fatto ricorso sia ad immagini naturalistiche sia a segni astratti o forme organiche, lontane da ogni somiglianza con il reale.
I principali artefici del movimento sono Juan Mirò, Salvador Dalì , Max Erust, Renè Magritte.
                                                        JUAN MIRò
J. Mirò rappresentò un mondo immaginario fatto di segni astratti e di figure fantastiche. Sembrano scaturire dal sogno, eppure derivano da impulsi della memoria.
Nel 1919 giunge a Parigi , lì venne a contatto con i Fauves e con i Cubisti ma rimase affascinato dai movimenti surrealista e dadaista. In questo ambito egli ha elaborato il suo inconfondibile linguaggio : sulle telesi dispongono astri , lune, soli, animali, vegetali, minerali, virgole accenti asterischi. Utilizzò solo pochi colori ma tutti applicati puri, con prevalenza dei primari.
Mirò sperimento molte tecniche dal 1930 lavorò ai Papiers Collès ; dal '44 si dedicò alla ceramica e alla realizzazzione di assemblaggi.
 
                                                                                                J. Mirò , arcobaleno e poetessa , 1940.

domenica 19 giugno 2011

LA SECONDA GUERRA MONDIALE

Il 1° Settembre del 1939 hitler invade la polonia subito francia ed Inghilterra dichiarano guerra alla Germania. Comincia così la 2 guerra mondiale. L'esercito tedesco è molto forte infatti la Germania in poco tempo conquista tutta la Polonia .
Il 10 giugno del 1940 l'Italia entra in guerra a fianco della Germania e subito Mussolini dichiara guerra alla Francia e all'Inghielterra perchè vuole aprrofitare della loro scoffitta. L'esercito italiano non è molto forte come quello tedesco.L'italia invade la jugoslavia e la Grecia e invia truppe anche nell'Africa del norde in aiuto a quelle tedesche.
Nel 1941 solo l'Inghilterra resiste alla Germania subendo bombardamente continui sulle sue città. Nello stesso anno Hitler decide di attaccare anche l'Unione Sovietica ed entro la fine dell'anno conquista gran parte del suo territorio.
In questo momento sembra che Germania e L'Italia possano vincere la guerra.
Il 7 dicembre del '41 il Giappone attacca improvvisamente gli Stati Uniti che hanno dellle basi militari nel Pacifico. Gli stati U. entrano così in guerra e iniziano a combattere contro il Giappone la Germani e l'Italia. da questo momento Inglesi, Americani e russi sono ALLEATI.
Nel luglio 1943 gli Alleati sbarcano in Sicilia. il 25 luglio del '43 Mussolini viene destituito dal re vittorio emanuele 3°. Gli italiani sperano che per loro la guerra sia finati, 8 settembre del 1943 il nuovo governo firma la resa con gli americani e gli inglesi , ma L'Italia si ritrova divisa in 2 al sud è nelle mani degli alleati e governato dal re, il nord viene occupato dall'esercito tedesco e la guida è ancora nelle mani di Mussulini. Gli Italiani combattono a fianco degli alleati per la liberazione del loro Paese. contro i tedeschi e i fascisti nei territori occupati ci sono anche i partigiani che danno vita al movimento della resistenza.
Nel giugno del 1944 gli alleati sbarcano in Normandia.
La Germania si trova accerchiata.
La guerra dura fino all'anno successivo. il 25 aprile del '45 alleati e partigiani liberano l'Italia dai tedeschi.
il 30 aprile del '45 hitler si uccide. Ormai solo i Giapponesi resistono agli Stati Uniti  ma tra il 6 e il 9 agosto del '45 gli Americani lanciano 2 bombe atomiche nei paesi di Hroschima e Nagasaki  terrorizzati anche i giapponesi si arrendono.
La seconda guerra mondiale termina con la vittoria degli alleati.
La guerra è stata tolale ( ha coinvolto sia eserciti sia popolazioni civili).

mercoledì 1 giugno 2011

Eugenio Montale

Poeta italiano nato a Genova nel 1896 e morto a Milano nel 1981. Trasferitosi a Firenze nel 1929, diresse il gabinetto di Vieusseux, donde fu poi allontanato per non aver aderito al fascismo. Nel secondo dopoguerra, si iscrisse al Partito d’Azione e fu tra i redattori del giornale "Il Mondo". Nel 1965 gli è stato conferito il premio Nobel. Fin dalla più antica lirica di "Ossi di seppia" (1925), "Meriggiare pallido e assorto", si configura già nell’aspro simbolo della "Muraglia", la solitudine dell’uomo, prigioniero di un mondo ostile. Non rimane al poeta che la lucida proclamazione della "divina indifferenza", frutto di una stoica apatia (spesso il male di vivere), cui però si alterna la disperata constatazione dell’insanabile frattura tra noi e il nostro passato. Al centro della successiva raccolta, "Le Occasioni" (1939), sta la serie dei "Mottetti", che assumono la forma di un colloquio d’amore con Clizia, la donna lontana, la cui immagine il poeta tenta fino all' ultimo di sottrarre alla rovina della "memoria che si sfolla", ma nella parte finale del libro, la vicenda d'amore si salda con il preannuncio della tragedia della guerra.Cerniera verso il terzo libro montaliano è Finisterre (1943), il cui titolo allude al confine dell'imbarbarimento umano segnato dalla guerra. Nella Bufera e altro (1956) tale follia omicida ha il suo cupo scenario in uno specchio scuro, privo di immagini.Il lavoro poetico successivo alla Bufera, dal 1962 al 1970, è raccolto in Satura.Finissimo traduttore, Montale ha raccolto in volume i suoi articoli di costume, le sue prose di viaggio, le sue confessioni e annotazioni, i suoi saggi letterati.Dopo un breve intervallo di politica militante nel Partito d'Azione, Montale diventa collaboratore del "Corriere della sera" e si stabilisce l'anno dopo a Milano, dove muore nel 1981, avendo prima ottenuto la nomina a senatore a vita e, nel 1975, il Premio Nobel per la Letteratura.  
                                                                                                                                                                     
SPESSO IL MALE DI VIVERE HO INCONTRATO

Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.

Bene nn seppi,fuori che il prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

martedì 24 maggio 2011

Giovanni Pascoli

Giovanni Pascoli rappresenta il passaggio tra la poesia tradizionale e quella moderna. Raffinato studioso dei classici italiani e latini, egli subì l'influenza di Carducci. D'altro canto le descrizioni di ambienti campestri e naturali, ritratti con grande attenzione anche per i particolari quotidiani e umili, rilevano suggestioni tipiche della poesia decadente : la percezione di segrete corrispondenze tra le cose , il senso incombente della fine, lo sgomento di fronte al mistero che si nasconde dietro la realtà apparente.
 Nasce a San Mauro di Romagna il 31 dicembre del 1855, dove vive gli anni della sua infanzia presso la tenuta agricola La Torre, appartenente ai principi Torlonia, alle cui dipendenze lavora il padre. A 7 anni entra nel collegio degli Scolopi a Urbino insieme a due dei suoi fratelli. Dopo 5 anni, nel 1867, inizia la catena di lutti che segnerà la sua vita e condizionerà pesantemente la sua opera e la sua poetica: il padre viene assassinato in circostanze misteriose e la situazione familiare peggiorerà l’anno successivo per la morte per malattia della madre e della sorella primogenita.
Nel 1871 muore anche Luigi, uno dei fratelli con lui in collegio e così Giovanni si trasferisce a Rimini coi fratelli rimasti, poi a Firenze.Riesce a studiare e frequentare l’Università di Bologna, presso la facoltà di Lettere antiche, grazie ad una borsa di studio, provvidenziale vista la situazione economica disagiata della famiglia. A Bologna insegna in quel periodo Giosuè Carducci.Nel 1876 un altro lutto: muore il fratello Giacomo, a quel tempo unico sostegno economico dei fratelli.Intanto, parallelamente alla sua formazione culturale, si interessa di politica, accostandosi a gruppi anarchici romagnoli e partecipando a manifestazioni di piazza, tant’è che nel 1879 viene arrestato e resta in carcere 4 mesi, durante i quali matura un distacco dall’attivismo politico, pur rimanendo vicino agli ideali del socialismo utopistico.Nel 1882 si laurea e comincia la sua attività di insegnamento, prima nei licei poi, a partire dal 1897, all’università.Intanto ha vinto nel 1892 il Concorso internazionale di poesia latina ad Amsterdam (che vincerà anche nel 1912) e si è trasferito nel ’95 a Castelvecchio di Barga, in Garfagnana, con la sorella Maria, che sarà per lui, insieme a Ida, il nucleo familiare superstite cui resterà legato per tutta la vita.[Nei versi di argomento familiare, Pascoli esprime, nel non detto, la sua autobiografia interiore: l'assassinio del padre e l'incesto con le sorelle. L'antologia Trenta posie familiari di Giovanni Pascoli di Cesare Garboli da unità e autonomia a uno dei settori più rappresentati della creatività pascoliana.Inoltre, Vittorino Andreoli, famoso neurologo e psichiatra, conduce una attenta e sensibile analisi della vita affettiva e familiare di Giovanni Pascoli: I segreti di casa Pascoli. Sulla base di documenti spesso inediti e del suo particolare punto di vista di studioso delle anime umane e dei malesseri psicologici che affliggono chi, come il poeta decadente, ha vissuto tragedie familiari, traumi infantili, legami morbosi, porta il lettore a visitare una sua personale ipotesi sulla vita del Pascoli e della sua famiglia, N.d.r.]

Dopo aver insegnato all’università di Messina e di Pisa, al pensionamento del Carducci gli sarà affidata la cattedra di Letteratura Italiana a Bologna, dove lavorerà fino alla morte, avvenuta il 6 aprile del 1912.

La sua abbondante produzione di poesie, prose critiche, articoli, testi di conferenze, parte con la pubblicazione, nel 1891, della sua prima e forse più nota raccolta di poesie, Myricae, seguita in campo poetico nel 1897 dai Poemetti (divisi successivamente in Primi Poemetti e Nuovi Poemetti). Sono del 1903 i Canti di Castelvecchio, del 1904 i Poemi conviviali, poi gli Odi e inni (1906), i Poemi italici, Poemi del Risorgimento Inno a Roma, Inno a Torino (1911), poi Poesie varie (1912).Viene pubblicata parallelamente la produzione critica, abbondante e di notevole spessore, visto il suo ruolo di primo piano nel mondo universitario e culturale dell’epoca; dopo un breve saggio pubblicato nel 1897 sulla rivista «Marzocco» dal titolo Il fanciullino, in cui espone la sua poetica, l’esordio critico si ha con La Minerva oscura. Prolegomeni: costruzione morale del poema di Dante (1898); segue Sotto il velame, saggio di un’interpretazione generale del poema sacro (1900) e La mirabile visione, abbozzo di una storia della Divina Commedia (1902), Pensieri e discorsi (1907).Anche dopo la morte suoi testi inediti di conferenze, pensieri critici e poetici, traduzioni, lettere, vengono ancora pubblicati da curatori: tra i principali, Traduzioni e riduzioni (1913), Carmina (1914), Conferenze e studi danteschi (1914), Lettere.
                           
            X AGOSTO
San Lorenzo , io lo so perché tanto
 di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto :
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.


Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.


Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono ;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.


Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.


E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!

Il Decadentismo

Il termine decadenza venne usato per la prima volta dal poeta francese Paul Verlaine per evidenziare uno stato d'animo di stanchezza, di sfinimento spirituale di attesa della fine: colore che si riconoscevano in tale stato d'animo fondarono intorno al 1880 , a Parigi, la scuola letteraria del Decadentismo per esprimere , con mezzi artistici loro propri , il rifiuto per la società moderna e i suoi meccanismi economici e sociali. I contenuti prinicpali di questa scuola furono:
*la critica della scienza, non considerata in grado di spiegare tutto l'esistente;
*la convinzione che in ogni uomo esistono zone oscure e profonde , a cui non è possibile arrivare con la sola ragione, e che il mondo è animato da forze misteriose non comprensibili all'uomo;
*l'esaltazione della bellezza come regola di vita e ideale supremo
* l'affermazione della superiorità della poesia, unico strumento in grado di raggiungere gli aspetti più misteriosi e segreti dell'esistenza umana e del mondo.
Sulla base di queste convinzioni , i poeti decadenti elaborano l'ideale della poesia pura , cioè una poesia fine a se stessa ,che nonsi propone né obiettivi pratici, come per esempio la celebrazione di un evento storico, né obiettivi educativi o morali, come la trasmissione di valori quali la giustizia o la libertà , ma che tende a svelare la verità nascosta dietro l'apparenza delle cose.
Per realizzare l'obiettivo della poesia pure i decadenti utilizzarono nuove forme poetiche:
*la scelta di parole suggestive, in grado di creare effetti musicali ed evocativi.
*le costruzioni sintattiche dal significato oscuro o volutamente ambiguo.
Si colloca in questo periodo anche l'attività di Sigmund Freus, il medico austriaco he fondò la psicanalisi, ossia la scienza che si propone di indagare gli strati più profondi e inconsci della personalità .
In Italia , gli artisti che più di altri adottarono queste tematiche furono:
GIOVANNI PASCOLI.
GABRIELE D'ANNUNZIO .
ITALO SVEVO.
LUIGI PIRANDELLO.

giovedì 19 maggio 2011

L’HOMME QUI TE RESSEMBLE

fra  J’ai frappé à ta porte
  J’ai frappé à ton coeur
  Pour avoir bon lit
  Pour avoir bon feu
  Pourquoi me repousser?
  Ouvre-moi mon frère!...

                  Pourquoi me demander
                  Si je suis d’Afrique
                  Si je suis d’Amérique
                  Si je suis d’Asie
                  Si je suis d’Europe?
                  Ouvre-moi mon frère!...
 
  Pourquoi me demander
  La longueur de mon nez
  L’épaisseur de ma peau
  Et le nom de mes dieux?
  Ouvre-moi mon frère!...

                 Je ne suis pas un noir
                 Je ne suis pas un rouge
                 Je ne suis pas un jaune
                 Je ne suis pas un blanc
                 Mais je ne suis qu’un homme
                Ouvre-moi mon frère!...

  Ouvre-moi mon ta porte
  Ouvre-moi ton coeur
  Car je suis un homme
  L’homme de tous les temps
  L’homme de tous les cieux
  L’homme qui te ressemble!...


                                                                       RENE’ PHILOMBE’,
                                     Petites gouttes de chant pour créer l’homme ,
                                                     << Le Monde >> , 8 février 1973

LE PROBLÈ ME DU RACISME

La France a toujours été un pays cosmopolite , une mosaique multicolore ; ce mélange de peuples d’origines différentes a posé parfois des problèmes de racisme. Le code pénal français punit sévèrement le racisme et déclare que mȇme les injures et la diffamation sont à ce regard , assimilées à un délit.
La France a toujours été une terre d’accueil ouverte surtout aux immigrés venus de l’Afrique du nord ( Maghreb) et de l’Afrique noire , qui étaient jusque dans les années Soixante des territoires français n’a pas été toujours simple pour ces populations. Ensuite, au fil des années , ces étrangers ont contribué à l’enrichissement de la France et à son intégration dans le concert des grandes nations.
Aujourd’hui on dit que les populations d’origine étrangère seraient partiellement responsables du chômage.
L’effritement de la puissance industrielle , l’affaiblissement de l’état-providence ainsi que la dilution de la conscience nationale, ont apporté en France une nouvelle vague de racisme. Le racisme s’est infiltré touchant d’accord les travailleurs immigrés appés en France au moment de la prospérité économique. Venus en célibataires , ils ont ensuite souvent été rejoints par leurs familles ils sont accusés de “voler le pain des Français”.
La crise de certais quartiers est également issue des erreurs de la politique du logement ; selon l’association SOS racisme , il faut résoudre les problèmes concrets de banlieues.